“Saperla intenta a fare l’albero di Natale, mi rammenta l’ odore pungente e fresco di quelli veri di una volta. Avevo 4 o 5 anni e a Bolzano nella casa dei miei zii, che lì si fingevano altoatesini, incuranti della guerra in corso, ne trovavo sempre uno magnifico, che arrivava al soffitto. Quei soffitti delle case per bene di una volta,… così alti alti che non finivano mai! Appese, non luci, ma vere candeline, di tanti colori, con le fiammelle che sfrigolavano e la cera che colava sul fermo in alluminio. Sotto, le scatole dei doni, che si sarebbero aperte solo il giorno di Natale, al canto di “O Tannenbaum!” che tanto faceva sognare noi bambini. ”
Pensieri Tom Sali
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